Sandali e calze

Immagine

Un tempo si indossavano i sandali solo per poco. Un breve periodo, ovvero durante i mesi estivi. Mi ricordo ancora quando mia mamma mi prese per tempo le mie prime infradito. Io nonostante fosse marzo mi impuntai per volerle mettere alla scuola materna, e fu così che dopo averci girato per un intero giorno con temperature tutto fuorché estive dovetti stare a casa per una settimana con la tonsillite. I tempi sono cambiati anche se questo ricordo mi fa sempre sorridere.

Fino ad oggi nei casi più fortunati, li si rispolverava per un viaggio in un paese tropicale durante un inverno freddo e piovoso. Ma le regole sull’uso dei sandali stanno cambiando.
Ora infatti anche lo statuto dei sandali ha subito degli emendamenti. Considerata un tempo di cattivo gusto, specialmente nella variante con calzino alla caviglia, la combinazione sandalo/calzino negli ultimi anni è diventata invece un modo molto trendy di indossare i sandali o le scarpe spuntate da inizio primavera ad autunno inoltrato.
L’idea bizzarra di abbinare calzini e sandali si presta tantissimo alla sperimentazione e ovviamente questa cosa ci piace.

E per quanto il mondo della moda sia indulgente riguardo a questo nuovo trend la maggior parte dei seguaci della fashion guarderanno inorriditi chiunque abbini i sandali a calze trasparenti o color carne con la cucitura del tallone bene in vista. Un passo falso di stile, ancora oggi.

Immagine

Immagine

Sneacker o tacchi?

Immagine

C’è sempre un po’ di ironia nello scegliere le scarpe per la giornata. Si vuole stupire, si vuole conferire eleganza al look, si vuole essere comodi… E poi arrivano le scarpe che vogliono soddisfare più esigenze. C’è chi ha provato a propinarci il connubio sneakers e tacchi alti con, per fortuna, scarsi risultati, c’è chi le ha impreziosite per farcele indossare anche nelle occasioni più glamour, chi le ha ricoperte di glitter e reinventate per farcele amare.

Il brand Be&D ha preferito un concept semplice, minimal e diretto, ritraendo la silhouette di una decoltè dal tacco a spillo su una sneaker basica e bianca. Personalmente le trovo sfiziose e ironiche al punto giusto.

I tacchi non sono mai stati così comodi!!

Michelle Williams: taglio e personalità

In questo post voglio parlare di un’attrice che ha sempre attirato la mia attenzione. Michelle Williams. Mi è sempre piaciuta per la sua poca famigliarità con la stampa e con gli eventi mondani. Ma soprattuto per il suo aspetto da ragazza normale, deliziosa. Basti vedere il  cambiamento da ragazzina che abitava nella casa vicino alla “Dawson’s creek” alla donna che è oggi.

Rimasta sempre fedele al biondo, e non è da poco nei lussuosi coiffeur di New York, credo che adesso si possa definire come una delle attrici più elganti che appaiono sui tappeti rossi.
Qui l’excursos. Voi cosa ne pensate?


Eccola ai tempi del telefilm che l’ha resa famosa.

Il primo drastico.

La vediamo qui con una pettinatura anni 50.

Michelle alla consegna degli Oscar 2011 più radiosa ed elegante che mai!

I colori vitaminici sono orecchini

Niente. Le parole di Faber risuonano anche nella moda.

“Ma una notizia un po’ originale
non ha bisogno di alcun giornale
come una freccia dall’arco scocca
vola veloce di bocca in bocca.”

E’ così che funziona. Spesso c’è un particolare che cattura l’attenzione di una persona che piano piano sparge la voce… e voilà! Eccoci arrivati alla nuova tendenza dell’estate 2011.
Gli orecchini di MERCANTIA!!

Eleganti, vitaminici, ma soprattutto coloratissimi impazzano su tutto il web da quando Alessia Marcuzi li ha indossati in prima serata. Alessia li ha saputi interpretare al meglio: unico accessorio indossato su un abito nero, un semplice ed elegante monospalla firmato Stella McCartney, smalto rosso e decollété nere.

Ma dove trovarli? Io vi posso suggerire Intimità Carpaneto, negozietto davvero delizioso a Carpaneto Piacentino. Per chi abitasse in zona vale la pena farci un giro, è aperto anche la domenica mattina. Ma udite udite. Ha l’assortimento completo e spedisce in tutta Italia.

Io ne sono già innamorata!! E voi?

E c’è da dire che anche questa collezione sempre dello stesso brand mi sconquiffera… delicata e primaverile!!

 

I colori sono il nuovo nero!

Amo, amo, amo i colori!!
Basta vestirsi di nero: sulle passerelle è un tripudio di toni forti e accostamenti arditi. E l’abbiamo già detto e ridetto. Ma più gironzolo nel web più mi ritrovo davanti queste esplosioni di colori a cui non posso resistere dal pubblicarle. Come si indossano? Col “color blocking”, l’abbinamento tra toni contrastanti. Il risultato è uno stile forte e deciso che ha ridato ritmo alla moda non solo della primavera 2011, ma anche del prossimo inverno. E anche questo ormai l’abbiamo capito.
Ma perchè ci piacciono tanto i colori? Se ti sei appassionata come me al vestire colorato, ecco qualche curiosità sul loro valore simbolico, per sapere esattamente cosa indossare esattamente nell’occasione giusta!

Rosso: è il colore del sangue e dei fluidi corporei, e di conseguenza anche dell’amore e della morte. Le tribù primitive raffiguravano la Terra come rossa, così come i Greci lo abbinavano alla terra fertile. Veniva usato per dipingere le vesti da guerra per mascherare la presenza di ferite.

Giallo: il colore del miele, dello zolfo, dell’ocra. Il giallo evoca il sole. Il cosiddetto giallo Napoli o Egiziano, ottenuto nell’antichità dal velenoso solfuro di arsenico, veniva usato già nel 2500 a.C. Lo zafferano, invece, delizioso e non tossico, è tuttora una delle spezie più care al mondo ed è usato per tingere lana, cotone, seta e piume di struzzo. Nel Medioevo europeo il giallo era considerato un “figlio minore” del bianco e perciò dotato di proprietà negative. A teatro i personaggi traditori e gli arrampicatori sociali vestivano perciò panni gialli.

Arancione: il giallo-arancione è il prediletto dei buddisti, mentre l’arancione in Polinesia è il colore della divinità che scaturisce dalla radice di curcuma, considerata il cibo degli dei.

Verde: è il colore della vegetazione. Però non ci sono piante capaci di regalare ai tessuti un pigmento verde stabile al sole e ai lavaggi, per cui gli esseri umani hanno imparato ben presto che il verde poteva essere ottenuto grazie al mix più resistente di blu e giallo. Il verde è associato alla crescita, alla fertilità, alla vitalità ma rappresenta anche i pericoli della natura. Sognare il verde in Cina è di buon auspicio, ma in questo paese questo colore è collegato anche alla perversione, alla prostituzione e al tradimento. In Mongolia è associato alle tre energie divine: pacificazione, crescita e distruzione. In occidente i tavoli da gioco sono ricoperti, non a a caso, da un panno verde, che porta fortuna, ma pure amore incostante, ardore, gelosia e disordine.

Blu: colore atavico della vita, quello delle profondità acquatiche dalle quali tre miliardi di anni fa le prime creature terrestri sono emerse. È il colore delle cascate per il popolo Maya, ma se pensi che il blu sia il colore del mare, beh non sempre è stato così. Per noi europei il mare è diventato di colore azzurro solo a partire dal 1400, fino ad allora era generalmente raffigurato con il verde.Il blu in natura è un pigmento più raro di giallo, rosso e arancio. Per questo è stato considerato a lungo il più prezioso e quello ricavato dalla polvere di lapislazzuli era riservato alla pittura del manto della Vergine.

Viola: usato da millenni, veniva ottenuto attraverso i pigmenti di molluschi gasteropodi di tipo  Murex e Purpura. Il pigmento aveva un valore immenso in quanto il suo ottenimento era legato a lunghissime lavorazioni. È stato il colore regale per eccellenza e quello dei paramenti liturgici, perché simboleggia la lotta dello spirito (blu) contro la carne (rosso) durante il periodo quaresimale. E perciò in ambito teatrale è considerato portasfortuna, visto che la Quaresima erano proibiti gli spettacoli pubblici che costringeva gli artisti a un lungo periodo di “magra”.

Nero: è un colore molto evocativo che indossato rende fa apparire illustri, potenti e più magri. Nella cultura cinese è associato al nord, all’inverno e al vento ed è il colore dei vestiti dei ragazzi. In occidente è anche il colore della morte, da quando nell’epoca imperiale romana si indossavano toghe scure durante i giorni di lutto. Nell’arte paleocristiana veniva utilizzato per rappresentare il demonio.

Bianco: colore dell’innocenza e della purezza, è il tono simbolo degli abiti da sposa e dei bambini. I romani usavano biancheria bianca nel letto per evocare sogni notturni tranquilli. Nell’arte paleocristiana si dipingevano di bianco le vesti dei santi, dei puri di cuore, dei fanciullini. In Cina e in zone dell’Africa è il colore del lutto.

Ora… il tuo guardaroba sembra quello di Diabolik? Come non capirti… Da tanto tempo magari hai adottato il “tutto nero” per passare agevolmente dall’ufficio all’aperitivo, fino alla serata divertente senza passare da casa. Ottenendo eleganza al prezzo minore. Prima di tutto complimenti per le scelte razionali, però dopo stagioni di quieto vivere, di massimo effetto con il minimo sforzo, oggi rischi di andare fuori moda.

E’ ora di sposare la libertà e la leggerezza del vestire che si viveva negli anni 60 e 70. Proprio come hanno fatto gli stilisti sulle passerelle, promuovendo un uso, solo a volte apparentemente insensato, dei colori. Le righe a contrasto di Prada, il giallo limone di Moschino, i mix arditi di Louis Vuitton, quelli glamour di Gucci… Adesso rilassati, studia bene gli accostamenti nei negozi e poi….. via libera alla fantasia!

Cycle Chic: sceglierò una bici che rifletta la mia personalità

Nati nel 2006 a Copenhagen da un’idea di Mikael Colville-Andersen, definito “The Sartorialist delle due ruote” ed eletto da Time tra i “100 top blog worldwide”, questi fanatici delle bici fanno decisamente tendenza. Sono gli Chic Cyclist di Clycle Chic.

Stanchi e stressati dal traffico sono centinaia gli uomini e donne che hanno deciso di lasciare la macchina a casa, per sempre. Scegliendo la bicicletta come mezzo di trasporto e, più in generale, come filosofia di vita. Preferire la bici fa risparmiare tempo e soldi. E significa avere una coscienza: non inquinare e non finanziare le multinazionali del petrolio.

Perchè scrivo di loro? Perchè sono chic. Chic perché chi l’ha detto che scegliere le due ruote vuol dire rinunciare a vestirsi bene? Al contrario,

pedalerò con grazia, eleganza e dignità. Sceglierò una bici che rifletta il mio stile e la mia personalità

recita il manifesto del gruppo. Dietro lo slogan c’è un folto nucleo di devoti alle due ruote, che porta avanti la passione per la bici cercando di stimolare a vivere le città in modo diverso.

In Italia. Come sempre ci siamo anche noi. Qui.

Colore dell’anno 2011: Honeysuckle!!

L’aveva detto. Proprio cosi. A fine anno insieme al Natale, alle profezie ed agli oroscopi, arrivano puntualmente a fine Dicembre anche gli annunci ufficiali sulle tendenze che impazzeranno nell’anno a venire. Le quali, proprio come le profezie, sembrano destinate ad auto-avverarsi in misura proporzionale alla fama e alla reputazione dell’istituzione che le emette.

Pantone, ad esempio. Un (il) colosso che decreta codici e successi dei colori che vengono utilizzati in tutti i progetti creativi. Per il 2011, l’azienda statunitense avevo reso noto, il 9 dicembre 2010, il verdetto su ciò che avrebbe imperato su abiti, web e riviste. Si tratta di Honeysuckle, da tradursi in italiano con “rosso caprifoglio” e marchiato con il codice “18-2120″. Questa la motivazione che ne ha portato alla selezione:

Honeysuckle è un colore energizzante che infonde buon umore e fiducia in se stessi per affrontare le sfide quotidiane.

In soffitta, invece, il colore dell’anno del 2010, il Turquise (15-5519), simbolo al contrario di via di fuga e allontanamento dagli stress. Bene. L’avevano detto. E così è stato. Non c’è negozio di vestiti e di interior design che non abbia in vetrina qualcosa che richiami questo rosa carico. Il buono umore è assicurato!!

Un giorno di ordinaria follia

Giornata da pazzi!

Oggi sarà davvero una giornata di quelle epiche. Sveglia presto, molto presto. Doccia veloce, colazione al volo, trucco speed ma precisissimo (o quasi!), macchinetta fotografica, corona di alloro, fazzoletti e via… fuori di casa. Non avete capito? Laurea in vista. Non mia, la mia è un’altra storia… il mio moroso diventa un’altro dei mille ingegneri in circolazione. L’agitazione è stata tanta in questi ultimi giorni. Si si di lui. Solo sua. No!! No perchè quando il tuo lui non ama il computer, mentre tu ci andresti a dormire, sei costretta a revisionare “solo la parte grafica amore” di tutta una tesi, presentazione in power point, riassunto… Ok. Va bene che mi occupo di grafica quindi non è che mi ha chiesto di avvitare un bullone, va bene rendermi partecipe. Va bene tutto. Va bene. Però non è roba mia. Non sono io a dover prendere 3 o 4 punti per la tesi.
Ma gli uomini sono così, a loro piace delegare il delegabile. Noi donne invece piuttosto siamo con 4 borse per mano, il cellulare tra la guancia e la spalla e la chiave inserita nella serratura ma… “No no grazie. Faccio da sola”.

E ovviamente anche il giorno della laurea se ne percepiscono le diversità. Abissali. Lui vestito di grigio: abito antracite, camicia antracite, cravatta nera, scarpe nere.
Io. Beh io rigorosamente bianca e fucsia! Ho deciso di unire due trend di questa stagione. E per finire il tutto non poteva mancare un tocco di eleganza MUST, un grande classico che non stanca mai e che diciamocelo, veste solo lui. Lo Speedy Louis Vuitton bianco e panna.
Non mi resta che… correre!



Una pioggia di pois: vestirsi con allegria!

Dagli accessori agli abiti, una pioggia di pois. Maxi o micro, l’importante è che siano ovunque. Un trend targato autunno inverno 2011 da non perdere!

Particelle danzanti che guadagnano terreno sullo sfondo: a volte turbinio di punti che ricordano la dimensione sospesa e sfuggente del dipinto Ragazza in camicetta a pois (1919) di Amedeo Modigliani, in altri casi dots giganti portatori di allegra spensieratezza a colori.

Come leggeri fiocchi di neve, capaci di rivoluzionare in modo radicale un tradizionale coat nero, sono sfiziosi, ironici, maliziosi e irriverenti. Ma, c’è un ma! Non sono per tutte. Purtroppo è cosi. Per chi ha belle curve e un po’ di abbondanza sul punto vita attenzione. Potrebbero farvi apparire un bon bon un po’ “troppo” bon bon.

Ma la parola d’ordine è osate… osate… osate! In versione evoluta, in combinazione con stampe floreali, con un tocco di  sapore orientale, con decoro etnico o con rivisitazione in chiave afro. Osate!
Ma vediamo un po’ di passerelle… perchè questa tendenza possa arrivare anche fin da subito con la primavera.